Evento intorno al libro “Sogno d’arte” di Viola Innocenti – 21 Settembre 2019
Firenze, Biblioteca delle Oblate
In un tempo dove si seguono idoli e si costruiscono eroi da imitare, c’è qualcuno che segue i maestri di vita, coloro che trasmettono l’esperienza con amore, a differenza di idoli ed eroi. Adolescenti e giovani generazioni parlano il loro linguaggio che gli adulti non riescono a decifrare interamente. Un linguaggio che si è sviluppato dalla crescita sensibile di ogni individuo in una cultura attuale contrastata e diversificata, che spesso crea disorientamento, soggetta a influssi condizionanti, subliminali. In questa realtà si crea il futuro di chi sta crescendo, dove esiste anche chi ha la capacità di non omologarsi, ma di dichiararsi mostrando il profondo che ha in sé. Noi vogliamo dare spazio a questi giovani, mostrarli al pubblico nel loro valore, in contrasto con i messaggi preoccupanti che comunemente accompagnano le giovani generazioni.
Lo scorso Sabato 21 settembre si è svolto a Firenze l’evento di presentazione del libro Sogno d’Arte di Viola Innocenti, inserito nella collana di Campi Magnetici dedicata alla produzione delle giovani generazioni ‘Lo sguardo Giovane’. Un libro che propone un percorso di riflessioni in forma di poesia dell’età adolescenziale, da quando l’autrice aveva 11 anni fino ai 19 del tempo attuale. Percorso che si interseca con quello del nonno artista, Luca De Silva, considerato come il proprio maestro, i cui disegni inediti, tratti dai suoi taccuini, accompagnano ogni testo, fino a far diventare il libro la riproduzione proprio di un possibile taccuino, dove periodicamente vengono scritti gli appunti di vita e di arte a quattro mani.
Un linguaggio sottile, ermetico, metaforico e simbolico, con un naturale accostamento tra nomi e aggettivi che proietta in dimensioni emozionali, impalpabili fino ad allora, ma presenti nella vita, non solo di chi scrive. Uno specchio della sensibilità adolescenziale, rivolta alla scoperta del mondo e pertanto sorprendente per chi legge o condivisibile per chi sta vivendo quel periodo, o chi si ricorda di averlo vissuto.
I testi si inseriscono nella vita di Viola Innocenti tra la sua cultura artistica e quella musicale, che la vede promettente violinista. Per questo motivo, l’evento ha avuto un carattere multilinguistico. L’evento, che si è svolto all’interno del Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria, ha proposto così esecuzioni di brani per due violini (Viola Innocenti e Matilde Urbani), letture di estratti dal libro (Tamar Levi e Irene Rigacci), proiezioni dei disegni di Luca De Silva, interventi di Attilio Maltinti e Roberto Venturi.
Link per la scheda del libro e modalità di acquisto