PERCHÈ COLORARE I MANDALA
Ovvero come rilassare la mente stimolando le onde alfa
Entrare in contatto diretto con i colori permette di emergere dal proprio contesto quotidiano e comunicare con l’inconscio, uscendo poi rinnovati e rigenerati da questa immersione nel nostro mondo interiore. I colori infatti sono strettamente legati alle nostre emozioni, le rappresentano e costituiscono un linguaggio dell’inconscio.
Entrare creativamente in contatto con i colori tramite l’atto del colorare, apporta ulteriori effetti benefici sulla mente. Le neuroscienze cognitive confermano che colorare non solo libera dalle tensioni e avvia un processo di autoconoscenza, ma apporta veri e propri cambiamenti a livello del cervello.
Si ritiene infatti, che con l’azione del colorare tendiamo ad usare entrambi gli emisferi del cervello, coinvolgendo sia la logica (emisfero sinistro), nel colorare le forme, sia la creatività (emisfero destro), nell’atto di scegliere e mescolare i colori. È provato che questa sincronizzazione dei due emisferi cerebrali favorisce la produzione di endorfine, sostanza naturale endogena ad azione antidolorifica che, tra le altre cose, ha la proprietà di rinforzare lo stato di benessere e contrastare gli effetti dello stress.
Si è visto inoltre che mentre coloriamo si riduce l’attività dell’amigdala, la parte del cervello coinvolta nel controllo delle emozioni e suscettibile allo stress. Questo induce uno stato di rilassamento e tira fuori le nostre emozioni reali, intensificando il contatto con la nostra mente inconscia.
Se ci addentriamo ancora di più nei meccanismi del nostro cervello, vediamo che l’atto del colorare fa sì che le nostre onde cerebrali raggiungano lo stato Alfa. Le onde Alfa sono associate al rilassamento mentale e fisico e alla creatività.
Questo accade perché quando coloriamo e siamo concentrati sui dettagli, entriamo in uno stato di coscienza meditativa e creativa. Scegliendo i colori che sentiamo in sintonia con il nostro stato psico-fisico stimoliamo la nostra creatività, mentre concentrandoci sugli schemi geometrici e ripetitivi entriamo in uno stato di coscienza meditativo.
Sembra che alcune delle attività cognitive preferite dal cervello nei processi di recupero, siano ripetizione, avere schemi da seguire, creatività e controllo. E i mandala offrono tutto ciò: motivi geometrici che si ripetono, schemi grafici ben definiti, linee da seguire e necessità di rimanere nello spazio tra le righe durante l’atto creativo della scelta e della stesura del colore. Colorare all’interno delle linee, inoltre, migliora la coordinazione tra occhio e mano, rafforzando le abilità motorie.
Concentrandoci sul colorare un mandala abbiamo quindi la possibilità di modificare le nostre onde cerebrali e passare dal quotidiano stato di tensione e stress (Beta,) ad uno stato nettamente più rilassato (Alfa), così come accade durante una meditazione o una seduta di yoga.
Contemporaneamente, la grande attenzione che riserviamo ai dettagli per colorare con precisione il mandala, costituisce un ottimo allenamento per migliorare a sua volta la capacità di concentrazione anche in tutte le altre attività quotidiane della vita.