La collana propone romanzi e testi di vario genere che esprimono una ricerca stilistica, per offrire nuovi percorsi attraverso la narrazione.
In tempi di egemonia della commerciabilità, è possibile proporre una scrittura che abbia il coraggio di sperimentare nuove strade, nuove formule, che abbia la capacità di sviluppare una ricerca linguistica pur rimanendo nel condivisibile?
Il lettore è tuo amico, ma tu non puoi che scrivere ciò che senti, senza timore. Questo è un concetto che molti scrittori di successo hanno espresso a chi gli stava chiedendo consigli.
Scrittura senza padri significa avere la capacità e il coraggio di oltrepassare le proprie conoscenze in fatto di composizione narrativa, conoscenze basate sulla cultura dei padri, e delle madri, un linguaggio condiviso che, se interpretato alla lettera, rischia di creare stallo della produzione in nome della comprensione diffusa e comune, che poi è ciò su cui si basa l’dea del commerciabile.
Ma cosa è davvero commerciale? Ogni prodotto di successo prime di essere tale è stato sconosciuto. E’ stato reso commerciale da una serie di circostanze che sono ripetibili solo in rari casi, che si possono inseguire, ma raramente raggiungere. Quello che può rimanere saldo, invece, è la coerenza con se stessi nella ricerca artistica, nel realizzare ciò che si sente. E, del resto, è anche vero che molti prodotti che sono diventati di largo interesse hanno introdotto chiari elementi di innovazione.
Quindi, si può conciliare innovazione e diffusione commerciale, comprensione e condivisione da parte di un pubblico. Il pubblico è quell’entità che può dare senso ad una operazione artistica, ma il pubblico vive delle proposte degli artisti. Non bisogna pensare di scrivere per il pubblico, ma per un preciso pubblico, come dicono gli scrittori di successo, e questo permette di sentirsi liberi di scrivere.