Viola Innocenti
Viola Innocenti è nata a Firenze nel 1999, si è diplomata al Liceo classico Michelangiolo, studia violino alla Scuola di musica di Fiesole.
“La mia anima non può vivere senza l’arte, in ogni sua forma. La musica, l’arte e la poesia sono il mio respiro, la memoria del mio passato, dentro al quale vive il ricordo delle persone che amo e che non ci sono più. Ho scritto la mia prima poesia a 8 anni e a darmi l’ispirazione è stato mio nonno Luca, umile e puro artista, che ha passato la sua vita a creare opere dal profondo significato. È stato un grande uomo che mi ha trasmesso il suo ottimismo, la sua energia e il suo modo di apprezzare le piccole cose del-la vita. Mia mamma, Svitlana, mi ha trasmesso la passione per la musica. Era una restauratrice determinata e ha sempre combattuto per raggiungere i suoi obiettivi. Tutte le domeniche mattina mi risvegliava con i Preludi e i Notturni di Chopin. Una tragica domenica mattina mi risvegliai, ma questa volta senza di lei. Avevo solo 11 anni quando se ne andò in cielo senza motivo e da quel momento decisi di suonare per lei e di non arrendermi mai. L’altro mio nonno, il padre di mia madre, non l’ho mai conosciuto. Rostystlav Hluvko è nato a Kremenec’, in Ucraina, e in qualche modo mi sento molto legata a questo popolo. Ho sempre visto la figura di questo nonno come una misteriosa leggenda e ogni volta che osservo i suoi quadri, ap-pesi su quasi tutte le pareti di casa mia, cerco di immaginarmelo. Queste persone sono state i 3 grandi pilastri della mia vita: mi hanno nutrita con l’arte e mi hanno cresciuta con la loro sensibilità. Per questo ho deciso di dedicare questo libro ai morti, che sono e rimarranno per sempre vivi in ciò che creo, e ai vivi, che mi sostengono sempre in ciò che faccio e credono in me: mio babbo Simone, mia nonna Alba Rosa, i miei zii e bis zii, le mie amiche, Doretta e Raul.”